Dopo un anno di stop per la pandemia, si ricomincia a vivere! E cos’è meglio di una bella castagnata per ritemprare lo spirito e riprendere, in assoluta sicurezza, le nostre feste.
Oltre 15 quintali di castagne, arrostite e distribuite in tre giorni (record assoluto), qualche centinaia di salamelle cotte alla brace e 130 Kg di pane. Non pervenuti i litri di birra e vino (tanti) e acqua (un po’ meno). Numeri che danno significato al pieno successo de “La Castagna in festa”, l’evento autunnale proposto da AVIS Sarnico e basso Sebino il primo week-end di ottobre.
Entusiasta il presidente Serafino Falconi:
«Indubbiamente il termine “donare” è dentro il DNA di noi avisini. Donare sangue, ma anche il proprio impegno nell’organizzare momenti conviviali utili per finanziare iniziative di divulgazione di valori quali, la solidarietà e l’altruismo, significa che per noi il concetto di dono va al di là di quello che normalmente la gente pensa. Esso ha una funzione sociale importantissima che è quella di creare la cultura del dono, legami e cittadinanza solidale come base di una convivenza civile fondata su partecipazione, responsabilità e collaborazione. Terminato il periodo di chiusura per il Covid, abbiamo organizzato una tre giorni per rilanciare la bellezza dello stare insieme e la gente ha risposto alla grande. Mai in tanti anni avevamo arrostito tante castagne. Domenica alle 20.30 abbiamo dovuto chiudere anzitempo per mancanza di “materia prima”. Ringrazio gli oltre 50 collaboratori per l’impegno profuso in queste tre eccezionali giornate. Siete stati a dir poco straordinari!».