Festa degli auguri 2019

AVIS inCanto: unaserata speciale

27 dicembre 2019
Foto Vezzoli

Una serata dedicata agli amanti del bel canto, con l’intervento di tre cori, aventi caratteristiche diverse, che si sono esibiti nel loro miglior repertorio.

Grande spettacolo, venerdì 27 dicembre, al cinema Junior, dove gli avisini si sono dati appuntamento per condividere un altro anno ricco di risultati con una piacevole serata dedicata agli amanti del bel canto, con l’intervento di 3 cori che si sono esibiti nel loro miglior repertorio.

 «Sono orgoglioso di appartenere all’Avis di Sarnico, alla quale continuerò ad essere iscritto nonostante l’invito ricevuto dalla sezione del paese di residenza». Così l’ottimo presentatore Federico Bresciani, del gruppo giovani ha aperto la serata. Il presidente Serafino Falconi, nel suo intervento, dopo aver rivolto i ringraziamenti di rito, estesi alle Amministrazioni comunali e alle Parrocchie per il sostegno all’Avis, ha comunicato con soddisfazione che le donazioni sono state 1.169, (1.165 nel 2018), nonostante la chiusura di due giornate per motivi tecnici. Due sono i dati che lo inorgogliscono: l’aumento del 5% dei donatori e constatare che il 46 % degli avisini sono di età inferiore ai 35 anni. Un traguardo raggiunto soprattutto grazie agli interventi nelle scuole del territorio dove si formano i futuri donatori. Soddisfatto anche Sergio Belotti, presidente dell’Avis di Credaro, costituita nel 2017. I 23 soci sono diventati 47, in buona parte giovani. Il direttore sanitario dott. Giovanni Paris, si è congratulato per i risultati in termini di numero e di qualità di donazioni effettuate. Il testo integrale della sua appassionata relazione è pubblicato sul sito web www.avissarnico.it. L’assessore Lorenzo Bellini ha portato i saluti del Sindaco di Sarnico, ringraziando l’Avis per quanto fa e Don Alex, in rappresentanza del parroco di Sarnico don Vittorio Rota, ha affermato che l’uomo è fatto di relazione, di incontro e “si dona”. La presidente Natalie Danesi ha infine sottolineato l’importanza di “rosso sorriso”, il progetto ministeriale rivolto ai bambini dai 6 agli 8 anni, sostenuto dai giovani avisini e finalizzato alla promozione dei valori del dono e della solidarietà.  Natalie informa che anche quest’anno ci sarà la partecipazione alla “Ciaspolata al chiaro di luna” di Vezza d’Oglio e chissà se il gruppo Avis di Sarnico riesca a bissare la performance dell’anno scorso, quando risultò il più numeroso, con 104 partecipanti.

I cori che si sono esibiti:

il “Coro Angelo” di Villongo, un gruppo di amici appassionati di canto popolare e della tradizione Alpina. Una corale cresciuta a contatto con la gente, con le associazioni di volontariato, e con gli Alpini, custodi di grandi tesori musicali, che ha maturato esperienze non solo canore, ma anche di grande spessore umano.

Ecclettismo e  creatività caratteristica del  coro “Effatà” con il suo repertorio che spazia dalla musica classica per cori al musical, dalla musica leggera all’accompagnamento liturgico, ma soprattutto… “Gospel”. Questo stile ha rappresentato sin dal 1993 l’anima del coro.

Infine la novità, almeno per Sarnico, rappresentata dal coro “Dolce vita” di Brescia diretto dal maestro di canto e tenore lirico Roberto Tura, con la voce di tredici coristi e il pianoforte del maestro Maurizio Manenti, con un repertorio retrò di classici anni 20/30/40/50… Si sono esibiti con abiti decisamente in tono con l’epoca sciorinando brani “Vintage”, in un’atmosfera di altri tempi.

Le premiazioni

La festa degli auguri è anche l’occasione per la consegna delle benemerenze, a cominciare dai neo donatori. Assenti la diciottenne Elisa Gualini, i diciannovenni Chiara Belotti e Gianluca Polini e il ventenne Ivan Belotti, sono saliti sul palco Dafne Bellini e Giorgia Vecchi di 19 anni.

Benemerenza anche a Pierluigi Patelli e Gianluigi Galimberti che hanno terminato la loro attività di donatori per raggiunti limiti di età.

Infine due premiazioni d’eccezione: la goccia d’oro, riservata a chi si è particolarmente distinto ed è entrato a far parte della storia dell’Avis. Serafino Falconi stesso ne ha scritto le motivazioni.

La prima a Cattaneo Cristian. “Entrò a far parte di Avis Sarnico Basso Sebino all’età di 16 anni; non potendo donare, si è comunque reso  attivo all’interno del gruppo. Trascinato da Serafino Falconi che lo prese sotto le sue ali lo ha accompagnato e lo accompagna nella vita, è diventato oggi parte integrante della famiglia avisina. A 18 anni diventò donatore di sangue e per non farsi mancare niente anche volontario di Avis Ambulanza dove prestò servizio per ben 16 anni. Se non per motivi di lavoro, la sua presenza a ogni evento avisino non è mai mancata, così come per le donazioni. Con forte senso del dovere e grande cuore, ha sempre aiutato, con umiltà, l’associazione a crescere, a voler bene, a lottare a fianco di chi soffre ed aiutare chi sta attraversando un momento buio della vita, seguendo sempre la grande famiglia avisina. Ti ringraziamo per tutto questo e con grande onore che ti conferiamo la “Goccia d’Oro”, il simbolo più importante che Avis Sarnico Basso Sebino ha istituito per persone speciali che non vogliono mai il grazie, ma che devono essere ricordate nella nostra storia.

 

La seconda onorificenza a Mario Dometti, sorpreso e commosso alla lettura della giusta e meritata motivazione. “Scrittore, artista, giornalista ma soprattutto avisino. Più di 100 donazioni (126 N.d.A.). Ha scritto gli ultimi 20 anni di Avis di Sarnico e Basso Sebino, gli altri li ha vissuti direttamente perché sempre presente, sempre coinvolto e sempre ha donato quell’amore per il prossimo che lo contraddistingue. Da tanto tempo ogni venerdì è presente alle donazioni per accogliere e coccolare gli avisini. Ideatore e trascinatore delle feste di Natale, come anche quella di questa sera del quale ne è la mente. La sua disponibilità, generosità ed amore per il prossimo, le trasmette a chi gli sta vicino. Impegnatissimo nello scrivere commedie teatrali dialettali, nel Kiwanis e per completare AVIS e AIDO suoi grandi amori segreti dei quali anche la moglie Carmen è al corrente. Fu lui a rimettere in gioco la “Sagra del Pesce Fritto” tramite il Kiwanis Club del Sebino del quale era presidente. Chiamò Serafino e gli disse «Ho un’idea!…». Fu immediatamente realizzata con il binomio Kiwanis e Avis. Potrei continuare ancora per ore per dire solo una parte di ciò che merita Mario. Mi fermo dicendo solo «grazie è troppo bello averti vicino e sentire la tua passione e il tuo amore di dare senza ricevere un grazie». L’avisino dona e poi diventa invisibile ma è sempre presente. La goccia d’oro consegnata è un simbolo per l’Avis di Sarnico e Basso Sebino, che porta il suo nome nella sua storia, perché la grande famiglia dell’Avis ha bisogno di uomini come Mario.

L’estrazione dei biglietti della sottoscrizione ha offerto ricchi premi, grazie all’impegno e alla caparbietà di Giuliana Minuscoli che da 25 anni si impegna a raccogliere le sponsorizzazioni.

A conclusione, panettone, pandoro e vin brulé, offerti dal gruppo giovani sempre operativo ed entusiasta.

Una serata gioiosa e piena di profondo significato che il numeroso pubblico ha gradito a testimonianza dei frutti raccolti grazie al costante impegno della grande famiglia dell’Avis di Sarnico e basso Sebino.

I premiati diciottenni e pensionati
Gian Luigi Galimberti "pensionato"
Cristian Cattaneo (foto d'archivio perché non presente - goccia d'oro)
Mario Dometti (goccia d'oro)

E poi il via alle esibizioni con il coro Angelo di Villongo, formatosi nel 1985. Dal 1997 è iscritto all’ USCI Bergamo; è composto da 40 coristi ed è diretto, fin dalla sua formazione dal maestro Diego Vavassori.

A seguire l’eclettismo e la creatività del coro “Effatà” di Sarnico, diretto dal maestro Luca Belotti, con il suo repertorio che spazia dalla musica classica per cori al musical, dalla musica leggera all’accompagnamento liturgico, ma soprattutto “Gospel”, uno stile che ha rappresentato sin dal 1993 l’anima del coro.

A conclusione la novità per Sarnico, rappresentata dal coro “Dolce vita” di Brescia diretto dal maestro di canto e tenore lirico Roberto Tura, con la voce di tredici coristi e il pianoforte del maestro Maurizio Manenti. I corsiti hanno interpretato musica italiana ed internazionale in voga negli anni ‘30,’40 e ‘50, mantenendo vivo lo spirito di quei tempi e reinterpretandolo in chiave moderna. A sorpresa gran finale con i cori Effatà e Dolce vita uniti in una pregevole esecuzione del noto brano “Oh happy day”.

Coro Angelo di Villongo
Coro Effatà
Coro Dolce vita di Brescia
I premiati
Filmati dei cori

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